Vena di Maida – Vina
IL BORGO DE “LA PIGGHIATA”

Sindaco: Amantea Galdino Dario
N. abitanti: 1963
Altezza: 356 m s.l.m.
N. abitanti: 1064
MUNICIPIO: 0968.1754751
FARMACIA: 0968.751063
Altezza 756 m s.l.m.
AGRITURISMO FEUDO DELLE QUERCE
Strada Provinciale, 88, Vena di Maida
Tel. 339.2310529
B&B VAIANA
Contrada Vaiana, Maida
Tel. 0968.754757
Vena di Maida VINA IL BORGO DE “LA PIGGHIATA”
Il paese fu fondato verso la fine del XV secolo da gente albanese, in seguito alle prime migrazioni di questo popolo in Calabria. In provincia di Catanzaro, gli albanesi andarono a ripopolare casali abbandonati o a fondare nuovi paesi.
Secondo lo storico Gaetano Boca, Vena di Maida sorse in località “Castiglione Calamizza”, nelle vicinanze dell’omonimo casale. Con il tempo, l’insediamento si stabilì su un lembo del “Giardino del duca”, tra le contrade “Katropè” e “Bari i zi”.
Queste località che, al momento dell’arrivo degli albanesi, erano possedimenti della famiglia Caracciolo. In questo borgo è scomparso da molto tempo il rito greco-bizantino, ma la lingua, il costume e le tradizioni sono di derivazione albanese.

CHIESA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO
La facciata è in stile tardo seicentesco. La parte inferiore presenta due lesene laterali con al centro un portale ad arco in pietra, mentre l’ordine superiore è caratterizzato da due nicchie vuote con una finestra al centro, coronato da un frontone.
L’interno ha uno sviluppo longitudinale a navata unica, diviso in tre parti da due archi, tipico del culto ortodosso-bizantino, che simboleggiano il cammino della vita.

SANTUARIO DI MARIA SANTISSIMA DI BELLACAVA
La Chiesa del XVI secolo presenta una facciata con un portale ad arco sopra al quale si trova una finestra. In alto è presente un timpano trapezoidale con al centro una monofora. Sul lato sinistro si erge un campanile a vela.
L’interno ha uno sviluppo longitudinale a navata unica caratterizzata da archi ciechi lievemente profondi e lesene. L’area presbiterale, a pianta semicircolare, è divisa dalla

IL COSTUME TRADIZIONALE FEMMINILE
Il costume si caratterizza dalle ampie maniche delle camicette. È composto da una lunga camicia di lino, chiamata linja, che arriva fino alla sottana, detta coha, e da un cappello chiamato Keza, accompagnato da un velo sottile chiamato sqepi. La cintura d’argento, chiamata brezi, viene stretta in vita sulla camicetta può essere indossato anche un corpetto detto xhipuni. La Keza è il copricapo tradizionale indossato dalle donne sposate.
Vena di Maida VINA IL BORGO DE “LA PIGGHIATA”
“La Pigghiata” è un dramma sacro che narra la passione e la morte di Gesù Cristo.
Il termine si riferisce alla cattura di Cristo da parte dei Giudei.
L’opera, di cui si conserva un manoscritto del primo Novecento, è anonima, anche se dalla tradizione locale viene attribuita a Metastasio, poeta e scrittore del Settecento.
Tuttavia, il linguaggio e la forma poetica suggeriscono una composizione molto più antica.