Marcedusa – Marcidhuza
IL BORGO DE “U STRITTU”

Sindaco: Domenico Garofalo
N. abitanti: 368
Altezza: 356 m s.l.m.
N. abitanti: 1064
MUNICIPIO: 0961.932010
FARMACIA: 0981.932803
Altezza 756 m s.l.m.
Marcedusa è un luogo ricco di storia, con radici che risalgono all’età magno-greca e una probabile corrispondenza con l’antica città greca di Macalla.
I primi documenti scritti che la menzionano risalgono all’età sveva, con un documento del 1225 di Federico II di Svevia che confermava i diritti dell’abbazia benedettina di Sant’Angelo de Frigillo sull’uso del sale nella regione.
Durante il periodo feudale, Marcedusa vide il dominio di diverse famiglie importanti. Un evento significativo fu il ripopolamento del paese con profughi albanesi durante il governo di Ferdinando Spinelli.
Un cambiamento significativo avvenne alla fine del XVI secolo, quando Marcedusa perse il rito bizantino a causa della repressione religiosa.
Questo evento segnò un punto di svolta nella cultura e nella lingua della comunità locale, con la lingua bizantina che venne mantenuta solo da pochi abitanti.

CHIESA S. ANDREA APOSTOLO
La chiesa di Marcedusa, costruita nel XV secolo, fu distrutta da un terremoto e successivamente ricostruita. La facciata è semplice, con un portale rettangolare sormontato da una finestra e accanto un campanile quadrato con orologio.
L’interno è a navata unica con archi laterali che ospitano statue. Vi sono conservate tre statue seicentesche in legno.

I PALAZZI
Marcedusa si estende su una collina circondata dalle valli dei fiumi Tacina e Crocchio. Il borgo vanta un incantevole centro storico caratterizzato da antiche residenze e portali nobiliari.
Tra le attrazioni principali spiccano il Palazzo Barletta, il Palazzo Greco, il Palazzo Dardano, il Palazzo Spada e il Palazzo Municipale.

“U STRITTU”
Un’installazione artistica ha portato nuova energia e vitalità al centro storico di Marcedusa, unendo sapientemente tradizione e innovazione. Realizzato da Massimo Sirelli, artista catanzarese, il murales “L’abbrazzu”’ è stato concepito in uno “Strittu”.
Sirelli ha spiegato il significato dietro l’opera dicendo: “Andare per poi tornare. Riabbracciare i propri cari, la propria terra, la propria casa“.
Marcedusa MARCIDHUZA IL BORGO DE “U STRITTU”
La famiglia Mancuso, allevatori di Marcedusa da molte generazioni, è protagonista del pluripremiato film documentario “Figli del Minotauro, storie di uomini e animali” diretto da Eugenio Attanasio e prodotto dalla Cineteca della Calabria.
Il documentario racconta la pratica della transumanza attraverso le stagioni, focalizzandosi sul loro allevamento semibrado delle Podoliche, una razza tipica della Calabria.
Questo progetto di cinema antropologico ha anche dato vita a un progetto editoriale curato dal regista stesso insieme al fotografo Antonio Renda.